Fratture in età pediatrica a Palermo e Agrigento

Per frattura si intende un’interruzione dell’integrità strutturale dell’osso che può essere di origine traumatica o spontanea (patologica).

La classificazione delle fratture è un argomento molto vasto e completo, le più comuni sono le seguenti:

  • Frattura composta (senza dislocazione dei frammenti) o scomposta (con dislocazione dei frammenti)

  • Frattura chiusa o esposta (è esposta una frattura che comunica all’esterno per ferite cutanee più o meno profonde)

  • Frattura completa o incompleta (quella incompleta è detta anche “a legno verde”)

  • Fratture classiche e fratture patologiche (quelle patologiche insistono su un osso alterato nella sua architettura, di solito per cisti i comunque per patologie che lo indeboliscono, e sono conseguenza di traumi a volte minimi o anche banali).

Nel bambino è poi fondamentale valutare la sede della frattura (se diafisaria e quindi lungo il decorso del corpo principale dell’osso) oppure se si tratta di distacchi epifisari con interessamento quindi della cartilagine di coniugazione e della piastra di crescita; la prognosi è diversa e anche la localizzazione, così come l’eventuale scomposizione, è elemento fondamentale per decidere il trattamento da intraprendere (semplice gesso o tutore oppure intervento chirurgico).

Il trattamento con gesso o il semplice consiglio di utilizzare un tutore è effettuato in ambulatorio o presso un semplice studio medico.

Il trattamento chirurgico delle fratture in età pediatrica, effettuato naturalmente in anestesia e in regime di ricovero, prevede una riduzione incruenta (senza bisogno quindi di praticare alcun taglio) o cruenta (è necessario in questi casi praticare un taglio) e l’utilizzo di mezzi di sintesi che “tengano ferma” e stabilizzano la frattura come per esempio fili di kirschner, chiodi elastici endomidollari, fissatore esterno, viti.

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